mercoledì 17 aprile 2024

I dardi di Dio nell'anima

Bellissime immagini utilizzate da Gesù per esprimere come quando si vive nella Divina Volontà avviene la totale trasformazione della creatura in Dio. I dardi divini. Libro di Cielo, Volume 34, 2 Dicembre 1935, 24 Luglio 2023

2 Dicembre 1935 Come il Volere Divino dardeggia la creatura, vi forma la nobiltà Divina e, facendo da Attore, rende inseparabili Dio e la creatura. Esempio, il Sole.

I Santi sentivano ripugnanza all'esporre le cose che avrebbero potuto esporli a cose che avrebbero potuto far pensare al prossimo che fossero santi. E' un filone ampiamente conosciuto nella vita cristiana, tutti coloro che hanno dovuto scrivere resoconti delle proprie esperienze spirituali non abbia avuto ripugnanza (ma lo facevano per obbedienza). Le virtù, anche quelle più sante, devono avere una regola. Voi pensate ma se per umiltà Luisa non avesse scritto nulla....sarebbe una cosa fatta bene? Anche la Divina Maria, come ben sappiamo, ha ricevuto un'annuncio ben impegnativo (diventi la Madre di Dio, che sarà l'unica nell'Universo). Di fronte ad una dignità di questo genere, la Vergine santissima capiva benissimo cosa significava accettare un compito del genere, assumere il ruolo della numero uno dopo Dio - la Madonna è la numero uno dopo Dio, san Michele si trova anni luce da Maria. E che cosa ha fatto la Madonna? Ha detto: non ne sono degna? Grazie per la stima ma però non si può?. E' umiltà questa qua. Bisogna fare attenzione, anche per le virtù che iniziano con la U (Umiltà, Ubbidienza e Unità) sono virtù piccole ma sono importantissime. La virtù più grande di Maria è stata l'umiltà, guai a noi non essere umili. L'idolatria dell'umiltà, se Luisa avesse rifiutato ecc.. quella non sarebbe stata più umiltà. Si sarebbe messa l'umiltà al posto di Dio, perchè tu ti umili ed annienti, ma se Dio ti dice che sei tu (scelto per questo compito ndr), tu lo devi accettare e non puoi rifiutarti. Pensate come valga nei rapporti interpersonali, non dobbiamo mai andare a cercarci qualcosa - ma se arriva una gratificazione o un'incarico non solo ecclesiale - ma anche una persona che mi dà fiducia su qualcosa, non è umiltà rifiutare. La stessa cosa quando si riceve un regalo: la persona umile quando riceve un regalo non solo ringrazia ma manifesta la gratitudine per il regalo. La Madonna, dopo l'annuncio, ha detto Fiat ma poi dopo ha cantato il Magnificat: ha guardato l'umiltà della sua serva, sì, ma d'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. La Madonna non si è andata a cercare la carica di Madre di Dio, ma Dio aveva disposto diversamente. La Madonna è la superstar in assoluto (se si può usare questo termine) e che facciamo? Diciamo di no? Questo preambolo era importante....poi c'è l'idolatria dell'ubbidienza sulla quale il don non parla.

Quante volte in questo brano ricorre il termine dardeggiare? E' un termine tipico della letteratura mistica non spirituale e Santa Teresa D'Avila ha vissuto l'esperienza della transverberazione, la santa sentiva una freccia che le aveva lanciato l'Altissimo - esperienze molto simile visse Santa Veronica Giuliani. E Gesù più di qualche volta con la Veronica le cavava il cuore dal petto e faceva lo scambio: a volte si metteva il cuore della santa e a lei gli dava il Suo cuore, altre volte fondeva assieme i cuori e poi gli rimetteva il cuore fuso ecc... e santa Veronica Giuliani aveva sul cuore delle incisioni della corona di spine di Gesù e di altre cose di Gesù. San Carlo da Sezze è stato transverberato dall'Eucarestia. Il dardo può diventare una cosa reale e anche Padre Pio ha vissuto quest'esperienza.

"Figlia mia benedetta, quando la creatura fa e vive nella Divina Volontà, il nostro Essere Supremo la dardeggia con la sua luce continuamente, le dardeggia la mente e getta in essa la nobiltà dei pensieri divini, in modo che sente nella sua intelligenza, memoria e volontà, la santità, il ricordo del suo Creatore, l'amore, la volontà di Colui che facendole da Attore forma in essa l'ordine, la sapienza divina, dardeggiandola, getta nella sua mente coi suoi baci di luce la sostanza divina, in modo che tutto è nobile, tutto è santo, tutto è sacro in essa. Questo Attore del mio Volere, formando la sua sede nella intelligenza creata, con la sua potenza e maestria vi forma la sua immagine, le dardeggia il cuore e forma la nobiltà dell'amore, dei desideri, degli affetti, dei palpiti, dardeggia la bocca e forma la nobiltà delle parole, dardeggia le opere ed i passi e forma le opere sante, la nobiltà dei passi e non solo dardeggia l'anima, ma anche il corpo e, con la sua luce, investe il sangue e lo nobilita, in modo che la creatura si sente scorrere nel suo sangue, nelle sue membra la pienezza, la santità, la sostanza della nobiltà Divina....." Gesù

A che pensi? Di che pensieri è riempita la tua testa? Se sono umani vengano da te, se sono divini vengono da altri. La persona si sente nella memoria, volontà ecc.. cose sante. Quanto di sapienza divina c'è nel nostro ragionare e pensare? Qua basterebbe essere cresimati...chi lo è riceve lo Spirito Santo con i suoi sette doni (Sapienza, Intelletto, consiglio, ecc...). Ma dove stanno i sapienti, coloro che sono capaci di pensare secondo Dio e non secondo gli uomini? Tutte queste cose Nostro Signore ce le dà per farci fare un'introspezione per vedere se ci sono o no. La nobiltà dei pensieri, la santità o la tensione verso di essa, l'amore, la sapienza, l'ordine,...le virtù vanno esercitate nel giusto mezzo. Se tu con una virtù esageri, stai facendo l'idolatria con quella virtù. C'è una trasformazione in tutto santo, sacro e nobile, anche i tratti e nobili. Una volta in seminario si insegnava come si sta a tavola. Perchè un Figlio di Dio deve avere un modo di stare a tavola che non sia quello di un bifolco o cafone. Si mangia in un certo modo specie quando si sta in pubblico. I desideri, affetti e palpiti... se il don ci potesse chiedere: qual'è il tuo più grande desiderio e noi rispondessimo a seduta stante: essere unito con Dio (magari potessi abbracciarlo), questo dovrebbe essere un pensiero di chiunque. Sono così i nostri desideri? Il cuore dardeggiato dall'amore - anche se non c'è stata un'esperienza sensibile. Ma un cuore che non capisce più nulla quando si parla di Dio/Gesù/Spirito Santo e della Madonna. La nobiltà delle parole, la prima cosa che deve sparire...non si parla di divina volontà se qualcuno si esprime in termini volgari, per nessun motivo. Le volgarità, per chi vuole vivere nella dv devono sparire. La morte piuttosto che dire un'espressione volgare. La nobiltà dei passi. Il don ha imparato che il modo in cui noi camminiamo è altamente espressivo della nostra personalità e di quello che ci portiamo dietro. Da come uno cammina si capisce se una persona è un superbo, una persona ripiegata su sè stessa, complessata ecc.. si capiscono tante cose. La nostra personalità si esprime attraverso il nostro essere. Come camminavano Gesù, Maria e i santi? Anche il corpo viene dardeggiato, nobilita il sangue. I nobili venivano chiamati di sangue blu...ma noi siamo più nobili se scorre il sangue dardeggiato dalla divina volontà.

"..in modo che la creatura si sente scorrere nel suo sangue, nelle sue membra la pienezza, la santità, la sostanza della nobiltà Divina..." Gesù

E' tanta roba.

"...Quest'Attore della mia Divina Volontà prende l'ufficio d'Artefice insuperabile, di trasformare Dio nella creatura e la creatura in Dio. Quando la mia Volontà è giunta a questo, che è l'atto più grande che possa fare, cioè di formare di Dio e della creatura una sola vita, rendendoli inseparabili l'uno dall'altro, si riposa nell'opera sua e vi sente tale felicità, perché ha vinto la creatura, ha formato il suo lavoro in essa ed ha compiuto la sua Volontà..." Gesù

L'amore che tende al possesso è l'amore sponsale che vuole possedere la persona. E guai quando vogliamo possedere qualche persona fuori dal matrimonio. Luisa rimane un pò perplessa. Questo ci consola perchè siamo arrivati al 34° volume, sono passati 24 anni da quando è iniziata questa storia - dal capitolo 11, quando aveva 46 anni e rimane un pò così. Gesù allora dice: guarda il Sole, qualsiasi cosa tocca e raggiunge la trasforma dandogli tonalità differenti da quelle che aveva. C' è solo un problema (nella dv): trovare le disposizioni nelle creature, è un problema per Gesù se le persone non hanno fatto la scelta profonda di vivere di divina volontà, di rinunciare al suo volere umano - noi non dobbiamo ammettere nella nostra anima pensieri umani. Noi non dobbiamo vedere le cose in maniera umana, non si può. La sapienza di cui si è parlato lo proibisce. Dobbiamo guardare alle cose in maniera soprannaturale. E queste cose Gesù le insegna nei primi 10 volumi. Quando ci stanno le disposizioni, quindi quando la creatura vuol vivere di divina volontà non soltanto con un blando desiderio e solo perchè ha detto sì lo voglio, ma perchè ratifica il suo sì lo voglio con scelte di fatto. I dardi iniziano ad essere scoccati subito. Il dardo - o le frecce - le senti. Se te la becchi la senti. E quando questo succede comunità la sostanza e nobiltà divina, altro che nobili terreni.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 14 aprile 2024

Come era Adamo prima di peccare

Gesù spiega la perfezione dell'amore che aveva Adamo prima di peccare. Chi vive nell'amore, imprigiona Gesù nell'anima e diviene inseparabile da Lui. Libro di Cielo, Volume 33, 24 Novembre 1935, Venerdì 21 Luglio 2023

Il vero amore chiama sempre Colui che ama e Lo chiude dentro. Come tutto è velato senza la Divina Volontà. Esempio.

Ultimo brano del 33° volume. Un'altra standing - ovation a Gesù che anche qua ha sfoderato insegnamenti veramente sublimi rivelandoci - questo brano è stato meditato nel ciclo di catechesi Adamo e la sua vita nella divina volontà. Oggi ci sono delle rivelazioni bellissime che partono da Adamo e che arrivano da noi. Luisa pensa: com'era l'amore verso Dio prima del peccato originale? Peccato che è stata la tragedia delle tragedie. Quello che Adamo ha perso per sè lo ha perso anche per i suoi discendenti.

«Figlia mia, Mi amò tanto per quanto a creatura è possibile. Lui era un complesso d’amore, neppure una fibra era vuota dell’amore verso il suo Creatore, sentiva al vivo palpitante nel suo cuore la vita del suo Creatore. Il vero amore chiama in ogni istante Colui che ama e, dandogli col suo amore la sua vita, riprende per vita propria Colui che ama...." Gesù

Si sono dovuti attendere migliaia di anni prima che comparisse sulla Terra, la Madonna. Il vero amore chiama in ogni istante Colui che ama...noi nella giornata chiamiamo Gesù e Maria? Li sospiriamo? Li desideriamo? Quante volte gli diciamo di venire nel nostro cuore - che tra l'altro è una forma di comunione spirituale. Il vero amore chiama in continuazione. Quando siamo innamorati, perdiamo la testa. E' possibile perdere la testa per Gesù e Maria? Il don non risponde, ognuno deve rispondere per sè. Però che succede quando c'è questo amore?

"...Quando la creatura Mi ama quanto più può, nessun vuoto di Dio si può trovare in essa, anzi col suo amore Mi chiude nel centro dell’anima sua, in modo che non posso uscire, né posso liberarmi da essa e se potessi uscire, ciò che Io non faccio mai, la creatura se ne verrebbe dietro a Me, senza poterci né Io, né essa separarci, perché l’amore sono Io stesso..." Gesù

Ieri abbiamo scoperto che la creatura può felicitare il suo Creatore e noi possiamo carcerare nella nostra anima Nostro Signore in modo che Lui non si possa liberare di noi. Se c'è l'amore Gesù non si potrà liberare di noi (lo dice Gesù). Noi possiamo dire che siamo delle miserie ma queste miserie fanno partire un grido continuo (Gesù ti amo con la tua volontà per me e per tutti, come faceva Luisa in continuazione). Gesù sta molto volentieri "imprigionato" dentro il carcere da Lui gradito. I tabernacolo viventi che siamo noi, sono desiderati dal Signore. L'essenza di Dio è l'amore. La volontà divina è ciò che mette in atto, trasmette, comunica, spande ecc... l'amore di Dio. Chi ama Gesù può dire:

"..Perciò chi Mi ama davvero può dire: ho vinto Colui che Mi ha creata, L’ho dentro di me, Lo posseggo, è tutto mio, nessuno me Lo può togliere..." Gesù

I demoni si sono imbarcati in una battaglia persa, non si può vincere Dio facendo quello che gli piace fare loro, lo si può vincere per forza d'amore. Nessuno ha amato Gesù come lo ha amato la Madonna, e questo comporta che Dio non può dirgli mai di no. Tra di noi magari possiamo dire dei no - a causa di imperfezioni - . Se ci vengono rivolte richieste lecite e possibili dalle persone da noi amate lo faremmo subito e se fossimo capaci di amare di più il prossimo camperemmo meglio.

"..Perciò chi Mi ama davvero può dire: ho vinto Colui che Mi ha creata, L’ho dentro di me, Lo posseggo, è tutto mio, nessuno me Lo può togliere..." Gesù

Pensiamo che bella una vita così, e stai tranquillo che se perseverai nella divina volontà, Dio non te lo toglierà nessuno. Adamo era la perfezione dell'amore, ma peccando perde l'amore ma gli restò la luce.

"..Ora, figlia mia, l’amore in Adamo prima di peccare era perfetto, totale, la mia Volontà aveva la sua vita in modo che la sentiva più della sua stessa vita, come peccò, la vita del mio Fiat si ritirò e gli restò la luce, perché Lui senza di Esso non poteva vivere, sarebbe ritornato nel nulla. Nel crearlo facemmo come un Padre che mette in comune i suoi beni e la sua stessa vita col proprio figlio. Ora questo disubbidisce, si ribella al proprio Padre, il Padre con dolore è costretto a metterlo fuori della sua abitazione, non facendogli più possedere né i suoi beni in comune, né la sua vita, ma è tanto il suo amore che anche lontano, non gli fa mancare le cose necessarie, i mezzi di prima necessità, perché sa che se il Padre si ritira, la vita del figlio è finita. Così fece la mia Divina Volontà, ritirò la sua Vita ma lasciò la sua luce, come aiuto, sostegno e come mezzo necessario perché il suo figlio non perisse del tutto..." Gesù

Qui sullo sfondo, cari genitori, perchè i genitori di oggi (dice il don) sono (san Pio da Pietralcina diceva) verrà una generazione di genitori che sarà incapace di educare i vostri nipoti. Detta ad un trentenne nel 1960 che ha avrà avuto i figli nati negli 1970...come li abbiamo educati i figli? E se un figlio inizia a fare il pazzo che facciamo? Lo assecondiamo anche quando le fa grosse quanto una casa...un figlio va a convivere...tu che fai? Il don pensa che in questo brano ci sia tracciata qualche linea indicativa su come comportarsi. Un padre o una madre, anche se il figlio è grande, non può fare nulla di fronte al male - non può impedire alla prole di fare il male - ma non cessa di essere genitore. Quindi deve usare l'autorevolezza che comunque sempre avrà e dirgli: tu percorri questa strada, ma io devo darti dei segni espliciti che con questa scelta stai andando a rovinarti la vita con questa cosa qua. Poi, ciascuno in coscienza, ci penserà. Quindi non è che ti rinnego ecc... ma neanche approvo la scelta. Una persona che si ritrova a crescere senza i genitori ha degli handicap non indifferenti, lavorando tante cose possono essere sanate - l'amore di Dio fa anche dimenticare gli amori umani o cose ci sono mancate ecc.. Dio ha ritirato la sua vita - Adamo non era più capace di riconoscere l'amore di Dio nelle creature. Ma Dio gli ha lasciato la sua luce come aiuto e sostegno. Quindi da quel momento in poi le opere di Dio rimangono velate. Un tempo in Chiesa era tutto velato e non solo il capo delle donne. Il calice era velato, il tabernacolo era velato, c'era una tendina colorata con il colore liturgico del momento ecc.. per farci capire (per esempio in quaresima) che il peccato ci vela le statue di Gesù, ci rende incapaci di vedere Gesù e di riconoscere le opere di Dio.

"..Perciò fino a tanto che non regna la mia Volontà nelle creature tutto è velato, gli stessi Sacramenti, che più che nuova Creazione con tanto amore lasciai nella mia Chiesa, sono velati per esse, quante sorprese, quanti segreti belli e cose meravigliose una pupilla velata impedisce di comprendere, di vedere, di gustare, molto più che l’umano volere forma questo velo ed impedisce di vedere le cose quali sono in se stesse..." Gesù

Cosa esprime questo velo? E' l'umano volere che impedisce di vedere le cose come sono in sè stesse. Quante volte negli scritti di Luisa, Dio dice che..

"..Onde la mia Volontà regnante nelle creature come vita toglierà questo velo e tutte le cose saranno svelate ed allora vedranno le carezze che facciamo per mezzo delle cose create, i baci, gli amplessi amorosi, in ciascuna cosa creata sentiranno il nostro palpito ardente che li ama,vedranno scorrere nei Sacramenti la nostra Vita, per darsi continuamente a loro e sentiranno il bisogno di darsi a Noi..." Gesù

Ma in molti non sentono niente. Non è che non ci sono ma siamo incapaci di riconoscerli. Per le anime che ci provano a vivere nella divina volontà e che ci vivono ci sono già. Adesso li viviamo nella fede, una persona che vuole diventare santa - non è obbligatorio - messa quotidiana, comunione idem e confessione ogni 8 giorni. Noi magari non vediamo scorrere la Vita per darsi a noi, facciamo delle belle comunioni, con preghiere profonde, lacrime ecc.. ma ancora non è ancora sentire la Vita che scorre nei sacramenti. Ma solo la divina volontà romperà i veli. Con la divina volontà non ci sarà un ripristino dell'Eden al 100%, siamo nati con il peccato originale - personalmente il don non pensa che ci sarà un ripristino al 100% ma un buon ripristino e si riprenderà a vedere un sacco di cose. E si abbonderà di grazie inaudite. Questo ce lo dobbiamo aspettare.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 13 aprile 2024

La creatura può felicitare il Creatore

Gesù rivela un grande e felicitante mistero: che Dio può essere felicitato dalla creatura che vive nella Divina Volontà. Libro di Cielo, volume 33, 17 Novembre 1935, 20 Luglio 2023

17 Novembre 1935 Tutto ciò che si fa nella Divina Volontà prende il suo posto in Dio.

In questo piccolo brano, in Gesù il caso non esiste ma sappiamo che ha voluto corto questo brano. Non è un caso che alcuni brani siano lunghi o corti. C'è qua un messaggio secco, diretto e - per quanto riguarda il don - sconvolgente.

Dio è Colui che possiede il pelago delle infinite gioie e felicità senza fine. Dobbiamo meditare su questo per capire il brano di oggi. Noi dobbiamo pensare che Dio è la fabbrica continua di gioie e di felicità senza fine e sempre nuove. La beatitudine del Paradiso consiste in questo: noi in Paradiso godremo ininterrottamente di felicità sempre nuove, e lo vediamo anche in questa vita terrena: i nostri piccoli piaceri dopo un pò stancano. Vediamo un film meraviglioso - al massimo 3/4 volte - ma alla fine i film stancano. Questo fatto non dipende solo dal fatto che i piccoli piaceri terreni non possono soddisfare il nostro desiderio di gioia e quindi uno cerca gioie sempre nuove ma c'è un'aspetto ontologico e forse ce lo porteremo anche nell'altra vita: Per essere sempre felice devi avere sempre nuove fonti o strumenti che ti riempano il desiderio di felicità. Questo è Dio in sè stesso, a partire della sua vita. In ogni caso, in questo istante che tu stai leggendo, la Santissima Trinità sta godendo di nuove felicità, Dio non ripete nulla. Uno ama quando gode nel far felice il prossimo, vedendo felice un'altro è felice per lui. Pensiamo ad un matrimonio dove gli sposi pensino a far felice l'altro, ma noi abbiamo l'egoismo e vogliamo prendere - o se faccio qualcosa mi aspetto il contraccambio. O ci nasce l'invidia. Il don dice che noi poveri preti, per le piccinerie umane, per chi sta in parrocchia, conosce queste cose. Dio vuole felicitare la creatura. Se usciamo dalla divina volontà impediamo a Gesù di farci felici. Non riceveremo un fiume di grazie. Una spia per sapere se sto nella dv: sei felice? Ti senti e vedi i beni provenienti dall'Altissimo...Dio non ti riempe solo di gioie spirituali ma anche materiali. Santa Rita voleva sentire l'odore di una rosa, è una percezione sensibile, è una cosa bella ma è una cosa materiale - sembrerebbe un capriccio e cosa ha fatto Gesù? Ha fatto fiorire due rose per lei. Se i santi potessero parlare ci farebbero una testa tanta di esempi alla rosa di santa Rita. Vivi nella dv? Ti senti di poter dire: vita più bella e felice non ci potrebbe essere anche se sei pieno di croci? Dio gode nel far felice la creature e se questo non è in atto vuol dire che ci sono alcuni ostacoli - ma potrebbero esserci situazioni di vita, alcune particolari in cui Nostro Signore stesso attraverso eventi anche non ordinari, mette qualche anima in croce a tempo determinato. In genere sono anime che devono essere usate per qualche disegno particolare, ma fino a quando non finisce la palestra e l'addestramento la percezione della felicità è molto limitata. Ma poi quando è finito vedi cosa succede.

Uno si chiederebbe: a Colui che ha la pienezza di gioie, non hanno fine nella specie e nel numero. Ma io posso fare felice l'Altissimo? Chi l'avrebbe pensato senza sentire questa meditazione? Proprio tu, ultimo, potresti farlo felice. Lo dice Lui. Nessuno potrebbe immaginarsi una cosa del genere.

"..ti par poco che diamo la virtù alla creatura di poter felicitare il suo Creatore?.." Gesù

In Teologia si chiama Gloria accidentale. Dio, di per sè stesso non ha bisogno di nulla e di nessuno, è bastante a sè stesso e per nessun motivo. Però avendo creato degli enti intelligenti come noi e ci portiamo dietro la Sua Immagine. Se si vive nella dv, nessuno può avere forme di disordinato disprezzo nei confronti di sè stesso. La nostra volontà umana può andare a combinare un sacco di guai e a deturparci (esercizio in modo strampalato, quando gli atti sono fuori o contro la volontà di Dio). Davanti a Dio la nostra anima rimane com'è e rimane un'unicum perchè Dio non ripete - un'anima che dia il ricambio d'amore a Dio ecc.. e questo concorre alla felicità accidentale dell'Altissimo.

"..Ora non solo questi atti trovano in Noi il loro posto d’onore, la vita perenne ed il loro riposo ma Noi sentiamo la felicità, la gioia, che la creatura è chiusa nel suo atto per farlo nella nostra Volontà, sentiamo che il nostro Fiat Ci ama, Ci glorifica, Ci felicita, Ci beatifica nell’atto della creatura, come Noi meritiamo. Oh come Ci sentiamo felici! Sentire la felicità in Noi è natura, nel sentire la felicità che ci può dare la creatura, sentiamo il contraccambio dell’opera della Creazione e ti par poco che diamo la virtù alla creatura di poter felicitare il suo Creatore?..." Gesù

La Chiesa insegna che in Paradiso c'è la Beatitudine Essenziale che è la visione diretta di Dio e la gloria accidentale che è la vicinanza dei Santi, chi entra in Paradiso è santo. E se qualche anima non va in Paradiso i santi ci restano male (Tenera Amata dixit) perchè l'assenza di quella persona è una diminuzione accidentale per tutti. Questo vale per i beati ma a quanto pare - qui lo dice Gesù - questo è qualcosa che riguarda anche l'Altissimo. Alla luce di tutto ciò rileggiamo alcune espressioni:

"...Figlia mia, come la creatura opera nella mia Volontà, così i suoi atti prendono il loro posto nel nostro Essere Divino, la nostra bontà è tanta che ha tanti vuoti per ricevere tutti gli atti umani, che posseggono la virtù creatrice nel nostro Volere, essi vengono al loro Creatore tutti festanti e riempiono questi vuoti che il nostro amore a bella posta ha formato in Noi per poter dire con i fatti: “sono atti nostri, ciò che facciamo Noi,...." Gesù

Fare la dv, niente peccati e portiamo i nostri atti nella dv (atto preventivo, atto attuale, fusione, giri ecc..)..questa è la base. Quando operiamo nella dv, Gesù dice che in Dio ci sono posti vuoti per gli atti nella dv da chi è chiamato a farli. Gli atti sono fatti dalla creatura.

sono atti nostri, ciò che facciamo Noi, fa la creatura, di ciò che si fa nella nostra Volontà nulla resta fuori di Noi, né può restare, sarebbe, se ciò si potesse dare, come se la nostra Vita fosse soggetta a separarsi, ciò che non può essere, perché possediamo non solo l’inseparabilità del nostro Ente Supremo, ma di tutti gli atti nostri e di chi vive nel nostro Volere, abbiamo posti per tutti e di tutto formiamo un solo atto...." Gesù

Sono atti inseparabili. In Dio c'è posto per tutti. Così come nel cuore dei ministri di Dio, uno dei motivi - non è l'unico - per cui un sacerdote non si sposa è perchè il suo cuore dev'essere come quello divino, cioè per tutti senza che ci sia preclusione per nessuno e senza legarsi a nessuno. Marito e moglie possono dire che il loro cuore è per il coniuge. Nessuno può vantare diritti di proprietà su un cuore di un ministro di Dio. L'amore infinto e soprannaturale si dilata, il sacerdote stringe tante mani ma senza trattenere nessuno e se si fa trattenere pecca.

"..Ora non solo questi atti trovano in Noi il loro posto d’onore, la vita perenne ed il loro riposo ma Noi sentiamo la felicità, la gioia, che la creatura è chiusa nel suo atto per farlo nella nostra Volontà, sentiamo che il nostro Fiat Ci ama, Ci glorifica, Ci felicita, Ci beatifica nell’atto della creatura, come Noi meritiamo. Oh come Ci sentiamo felici!..." Gesù

Bisogna stare attenti nelle rivelazioni private - è per questo che Gesù vuole che siano i sacerdoti ad occuparsi del Libro di Cielo perchè altrimenti potrebbero ingenerarsi degli equivoci. Uno potrebbe dire (leggendo questo brano): se un'anima se ne va all'inferno toglie la felicità a Dio, non è esatto questa cosa. Nessuno può togliere la felicità essenziale, ma è un fatto che una creatura che avrebbe potuto felicitare l'Altissimo non lo fa, gli toglie la gloria accidentale ma non cambia nulla della vita intima di Dio. Gesù ha fatto quello che ha fatto per salvarci dall'inferno, sia per noi - noi ci guadagniamo di più rispetto a Lui - ma Lui è contento che la creatura stia con Lui.

"..Sentire la felicità in Noi è natura, nel sentire la felicità che ci può dare la creatura, sentiamo il contraccambio dell’opera della Creazione e ti par poco che diamo la virtù alla creatura di poter felicitare il suo Creatore? E’ tale e tanta la gioia che proviamo che Ci abbandoniamo nelle braccia della creatura e, stringendola nelle nostre, riposiamo in essa ed essa riposa in Noi ed allora viene rotto il nostro riposo, quando Ci sorprende con altri suoi atti, per cui godiamo la felicità che Ci porta...." Gesù

Gesù ci darà riposo (Vangelo) e solo in Dio riposa l'anima mia (salmo 61 forse). Lo abbiamo mai sorpreso Gesù?

"..beata creatura che vivendo nella nostra Volontà Divina può felicitare Colui che possiede il pelago delle infinite gioie e felicità senza fine»! Gesù

Apparentemente sembra una contraddizione: se posseggo il pelago delle gioie, come posso essere reso felice? Abbiamo il potere di far felice l'Altissimo e cerchiamo di inventarci qualcosa per sorprendere l'Altissimo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 6 aprile 2024

La Santa Comunione nella Divina Volontà

Gesù spiega, rispondendo ai desideri di Luisa di amarlo come merita quando lo riceve sacramentato, che Lui vive nell'anima che vive nella Divina Volontà e che trova se stesso e il suo amore quando entra sacramentato in tale anime. Libro di Cielo, Volume 33, 4 Novembre 1935, Mercoledì 19 Luglio 2023

4 Novembre 1935 Chi vive nella Divina Volontà possiede il suo Gesù in modo perenne e Lui ripete il miracolo che operò nell’istituire il Santissimo Sacramento di ricevere Se stesso.

Il soggetto di questo brano è indubbiamente la Santa Eucarestia e la santa Comunione. Il don invita chi ascolta questo brano, prima di iniziare la meditazione - nel segreto personale - è una meditazione guidata come faceva il Padre Spirituale in seminario. Chi ascolta questa cosa ha fatto una meditazione al 90%, dovrebbe farci una meditazione personale - per chi vuole diventare santo. O in qualsiasi momento della giornata per farlo diventare un colloquio con Gesù - la meditazione culmina negli affetti e nell'unione con Dio. Nel silenzio che seguirà, il don invita a ciascuno che ascolterà o leggerà questa cosa: come sono le mie comunioni? Per quanto riguarda il don, fino a quando una persona non imparerà a fare una comunione sacramentale come Dio comanda...siamo ancora a diluvio (acqua, fuocherello, fuoco ecc..) la vita nella dv è vita di amore rovente. Gesù chiama Luisa la sua amante appassionata. Bisogna scoprire la dimensione dell'amore (tra coniugi) tra sms, abbracci, affetti, ecc... // una vita di coppia che inizia a funzionare nell'andare a trovare lo sticker che è migliore. Una coppia che vive nella dv queste cose deve viverlo. Quando noi facciamo la santa comunione Gesù si poggia sulla lingua, noi possiamo avere per qualche tempo Gesù in persona dentro la nostra bocca. La bocca si usa per parlare o per dare i baci. Qualcuno si scandalizza perchè Gesù dava i baci a Luisa...ma poi ribatte: entro dentro la bocca delle persone, cos'è di più? Il bacio o farsi mangiare? Gesù diventa una sola cosa con Te, noi non possiamo vivere qua l'amore compenetrativo, ma quando entra in noi, Lui si fonde in noi. E' inammissibile che la comunione sacramentale sia fatta così male dai suoi fedeli. E sopratutto, dopo la comunione, non si dovrebbe guardare l'orologio e stare con Gesù. Luisa diceva che vorrebbe amare Gesù come merita ma che ci fa con il suo amore limitato? Lo ami Gesù dopo che hai fatto la comunione o stai con la testa per aria? Ci sono anime che vivono questo momento come un dovere, per carità, meglio così che andarsene a spasso. Ci possono essere dei periodi nella nostra esistenza in cui Gesù si nasconde un pò - per purificarci, per vedere se siamo fedeli a Lui ecc.. - però questa cosa non può andare avanti in perpetuo. A meno che non ci siano casi straordinari come Madre Teresa di Calcutta. Maria Santissima (nel libro Mistica Città di Dio), disse che entrata nel Tempio, Dio le disse che non avrebbe sentito la Sua presenza e Lei disse Fiat. E per Lei fu una morte assoluta. E' il sacrificio più grande in assoluto, quando un'anima che ha conosciuto qualcosa di grosso di Dio, rinunciare al diletto. Non esiste sul pianeta terra dolore più grande di questo. Una madre che perde il figlio non soffre un dolore paragonabile. E' peggio che ti si fosse tolto la terra o il respiro. Al di fuori di questi casi straordinari, non è possibile che una persona che si avvicina alla dv - non viva la dimensione dell'amore. C'è qualcosa che non va in te. Fatti bene l'esame di coscienza. Può dipendere dal fatto che nel tuo cuore ci siano troppi idoli. Noi amiamo le cose che Dio ci mette di fronte, per 2000 anni e vale adesso - è molto facile che l'amore per la creatura entri in concorrenza con quello divino. Ci sono delle spie per capire questa cosa. Ma se c'è questo Gesù non ti si manifesterà mai. Quando funzione la comunione è amore, e ti porta a dire: ci vorrebbe qualcosa di più. Ed è in questo contesto che Gesù interviene.

Se una persona con il cuore dicesse: io vorrei amarti, tu meriti molto di più ecc... se uno si esprime in questo modo (lo sappiamo se lo facciamo) sappia che sicuramente non è lontano dalla dv. Chi dice queste cose sicuramente non è lontano dal Regno della Divina Volontà.

«Figlia mia benedetta, non ti abbattere, chi vive nella mia Volontà, ha il nulla nel tutto e, volendomi amare, Mi ama col mio stesso amore, Io trovo in esso il mio amore potente, sapiente, attraente, immenso, in modo che questo nulla della creatura Mi prende da tutti i lati ed Io Mi sento legato dal suo amore che è il mio stesso amore, in modo che non posso sfuggirgli ed ora Mi ferisce, ora Mi frena fino a farmi venir meno e sento il bisogno di riposarmi nelle braccia del suo amore....." Gesù

Gesù si merita amore infinto, gloria infinita ecc.. ma se c'è la divina volontà abbiamo risolto i nostri problemi. Ogni atto che noi facciamo diventa eterno, immenso ed infinito. La nostra adorazione diventa infinita ecc... non è che noi rimaniamo come se noi stesse a vedere un film, perchè queste operazioni ci coinvolgono in maniera adeguata alle nostre caratteristiche umane, uno se ne inventa di tutti i colori. Una persona può girare al momento della comunione. Se vivi nella dv ti parte in automatico, sei tu che percepisci che fai queste cose ma qual'è la fonte ultima? Gesù. Gesù è il top e anche la Madonna...loro sono l'amabilità stessa. Chi non ama Gesù sia anatema - dice il Montfort. Gesù è l'amabilità stessa. Solo un cuore di ghiaccio non può corrispondere a questo status. Gesù non può sfuggirci, l'abbiamo mprigionato e staremo sempre con Lui. Il cantico dei cantici c'è descritta la lunga, magnifica, ecc... storia d'amore tra Gesù e Maria. E quindi di ciò che ci dev'essere tra Gesù e la Chiesa e con ogni anima - per vocazione. Lo sposo dice alla sposa: tu mi hai ferito il cuore e qua Gesù dice che lo ferisce. I deliri d'amore non si possono descrivere a parole. O uno li ha vissuti o uno non capisce. E poi Gesù sente il bisogno di riposarsi...il bisogno?

"...Ma questo non è tutto, chi vive nella mia Volontà possiede il suo Gesù in modo perenne,...." Gesù

Negli anni passati sono state dette un sacco di cretinate basandosi sullo scritto in cui Gesù dice che vivere e fare la dv è molto più fare l'Eucarestia e dicendo stupidaggini varie... quel maledetto diavolo che va a sporcare le cose più sante per impedire che facciano il bene che devono fare. Ma Gesù, ha celebrato la Madre di tutte le Messe, quando ha consacrato il Pane e il Vino, la comunione del sacerdote è necessaria perchè altrimenti la Messa è invalida. La comunione noi dovremmo farla avendo Gesù nel cuore, perchè se vuoi dare a Gesù quello che si merita è così che devi fare. Fare la comunione con la Madonna - diceva san Luigi Montfort.

"..quando comunicai Me stesso, cioè il tuo Gesù ricevette Gesù, era l’onore più grande, la soddisfazione più completa, il contraccambio dell’eroismo del mio amore, ricevere Me stesso, nulla Mi mancava di tutto ciò che Mi era dovuto alla mia Vita Sacramentale,..." Gesù

Se noi non facciamo la comunione nella dv non daremo mai a Gesù ciò che si merita.

"..Ora per chi vive nella mia Volontà, è impossibile non possedere il suo Gesù, quindi ricevendomi in Sacramento, Io posso dire: Io vado a trovare Me stesso nella creatura e trovo ciò che Io voglio, la mia Vita che, unificandosi, ne forma una sola, trovo la mia reggia, trovo l’amore che sempre Mi ama, trovo il compenso del grande sacrificio di tutto ciò che faccio e soffro nella mia Vita Sacramentale...." Gesù

Così dovrebbero essere le nostre comunioni. Gesù sta ore ed ore nei Tabernacoli, fanno comunioni sacrileghe, i preti celebrano in peccato mortale, i satanisti se lo rubano per farci cose immonde, ci sono comunioni fatte in mano e pezzi di comunioni per terra.... altre umiliazioni e dolori, altre cose inqualificabili. Pensata a chi fa la comunione e scappa subito o sta con l'orologio in mano. E se c'è qualcosa che non funziona mettiamoci davanti a Gesù e chiediamo aiuto, che ci faccia capire.... se invochi lo Spirito Santo, Dio ti dice tutto nei minimi dettagli in modo misterioso e le persone se si fanno attente se ne rendono conto.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 4 aprile 2024

Abbiamo capito che significa vivere nella Divina Volontà?

Gesù torna ad evidenziare la grandezza e openza della Divina Volontà operante nella creatura e il lusso di grazie innuverevoli di cui gode chi capisce questa cosa e accoglie la Divina Volontà come vita. Libro di Cielo, Volume 33, 27 Ottobre 1935, Martedì 18 Luglio 2023

27 Ottobre 1935 Come la Divina Volontà scende nell’atto umano e crea la sua vita palpitante in esso. Come anticipa il purgatorio a chi vive nella sua Volontà.

Anche oggi andiamo a vette straordinarie. Il brano è fantastico e rivolgiamoci a ciascuno di noi in forma di domanda ciò che dice Gesù a Luisa in forma di domanda:

«Figlia mia benedetta, tu non hai capito ancora che significa la mia Volontà operante nell’atto umano della creatura...." Gesù

Sono passati 24 anni dal momento in cui Luisa (dopo matrimonio mistico ed offerta come vittima) ha iniziato a vivere nella dv e a questo personaggio, Gesù dice questa frase. Facciamo che Gesù ci ponga questa frase come domanda: allora figlio/a mia benedetta, hai capito cosa significa la dv negli atti? Non mancare mai l'atto preventivo, atti attuali, atti di fusione ecc.. Gesù spiega un'altra volta:

"..Essa scende nell’atto umano con la sua potenza creatrice, con la sua Maestà, con la sua luce e con il suo lusso di grazie innumerevoli e, riversandosi nell’atto umano, fa uso della sua potenza e crea l’atto suo in esso e l’atto umano resta come materia di cui si serve per creare l’atto suo e creare significa che crea tanti atti per quanti atti vuol creare e a volte ne crea tanti, per quante creature sono disposte a ricevere quell’atto suo che contiene prodigi inauditi di grazie, di luce, d’amore, contiene la vita palpitante e creante d’un Voler Divino..." Gesù

I sacramentali sono gli accessori super. Ma per far capire cosa siano i sacramentali, il don diceva ai suoi ascoltatori: tu puoi andare in giro con una macchina (la macchina di Fantozzi) che ha le ruote, il motore, lo sterzo ecc... e a massimo 80 km/h ti porta. E se abbiamo una mercedes ultimo modello super accessoriata, non sarebbe meglio? Chi vive blindato dai sacramentali sarebbe come se avesse una mercedes...hai qualche problema? Ci sono i confort possibili immaginabili, i fari si accendono da soli, ecc... ma questo per quanta riguarda i sacramentali. Ma per la vita nella dv, da un punto di vista spirituale, è come se uno avesse la Ferrari l'ultimo modello con tutti gli accessori possibili ed immaginabili.

Il lusso delle grazie innumerevoli.

Per quanto riguarda le realtà materiali dobbiamo fuggire il lusso (lo diceva anche la piccola Giacinta di Fatima), non vuol dire una condizione di vita caratterizzato da un moderato e decoroso benessere. Il lusso sfrenato, un Figlio di Dio, salvo in qualche circostanza particolare, non lo dovrebbe vivere. Ma quel lusso materiale che non c'è, c'è dal punto di vista spirituale. Più di quello che il Signore dà ad una persona che vive nella dv, il Signore non riesce. La Madonna stava sempre al top di accogliere le grazie...tu stai a contatto con Dio che è un'ente infinito, con una capacità di creare ininterrottamente infinita. Nessuno di noi può esaurire anche lontanamente Dio; quindi ti regali una vita di lusso. Per quanto gli sembra di capire (al don) è una vita che il benessere spirituale passa attraverso le parti dell'anima....una persona che vive nella dv non sta depressa nè nevrastenica.

"...perché Volontà mia e peccati non possono esistere, né stare insieme, tutt’al più ci potrebbe essere qualche debolezza apparente, che con la sua luce e calore viene subito purificata...." Gesù

Qualcuno continua a scrivere al don chiedendogli se è possibile una vita nella dv ma continuando a mentire. Magari dicendo piccole bugie. Già san Giovanni diceva che chiunque è nato da Dio non pecca (in senso stretto), perchè chi pecca Dio non l'ha conosciuto. Cioè il peccato commesso ad occhi aperti, che anche nel poco trasgredisce la legge di Dio senza troppi scrupoli. Qua non rientrano le miserie, imperfezioni....se l'Eucarestia ci rimette i peccati veniali figuriamoci le miserie. Ma non si può vivere nella dv andando a commettere qualche peccato. I peccati nella dv non ci stanno. E Gesù fa un'altro step:

"..Qual differenza, figlia mia, tra chi opera il bene, prega perché sente il dovere di farlo, o perché la necessità l’impone, oppure soffre, perché non può liberarsi, i suoi atti per quanto buoni, sono sempre atti umani, senza virtù di moltiplicarsi all’infinito, non posseggono pienezza di beni, né di santità, né d’amore e a volte sono un insieme di vilissime passioni, perché manca la forza creatrice di chi crea il bene e sa e può disfarsi di tutto ciò che alla sua santità non appartiene...." Gesù

Se ti prende un tumore o un lutto te lo tieni. Ma se fai una penitenza volontaria è diversa, tu potresti liberarti ma non ti liberi per amore del Signore, come quando rinunciamo ad un beneficio per amor di Gesù. Potremmo non soffrire ma per amore del Signore gli offriamo questa sofferenza. La vita nella dv esalta l'agire volontario. Alle persone lontane il Signore gli manda delle croci dalle quali non possono liberarsi e gli fanno bene, volente o no, quella sofferenza ti fa bene - il Signore non gode della sofferenza della persona ma ne vede il fine - ma è molto meglio risparmiargli la fatica: te la offro io Signore. Offriamo la nostra penitenza nella dv secondo le intenzioni della Madonna. E' personale convinzione del don: quanto più una persona impara a fare offerte volontarie al Signore, tanto meno croci gli arriveranno nella vita terrena e meno purgatorio per quella persona. Perchè se noi i conti li paghiamo nel modo migliore...prova a pensare a quante verità di fede stai già professando: tu credi che Dio è somma Giustizia, tu credi che Dio perdona la colpa ma non lascia senza punizione, sei consapevole che la divina Maestà dev'essere riparata, sei consapevole che Nostro Signore te le chiederà e quindi meglio farle qua le penitenze che nel purgatorio, meglio ripianare le colpe qua che di là....ci sono delle persone saggie che dicono: meglio farsi il Purgatorio di qua che di là. Pensate a quante persone vanno blaterando che le penitenze non si devono fare e che Dio non le vuole ritenendosi più intelligente di 2000 anni. E che cosa saranno gli atti buoni umani fatti nella dv? Un digiuno fatto nella dv: pienezza di beni, santità e di amore. Tanta roba. E ancora Gesù:

"..Oh! Se le creature conoscessero che significa vivere nel mio Voler Divino farebbero a gara per vivere in Esso e il mondo sarebbe popolato di figli della mia Volontà e siccome nella mia, l’umana volontà si sente incapace d’operare, non farebbe altro che subire la continuità degli atti di Voler Divino..." Gesù

Noi non siamo in grado di comprendere perfettamente che in noi sta operano la dv. Se non c'è una rivelazione privata, noi non abbiamo la possibilità di fare con certezza un'affermazione del genere e chi lo fa è uno sciocco. Tra l'affermarlo con certezza e guardandosi in alcune situazioni e pensare che ci sia stato un particolare influsso della grazia, c'è qualche ragionevole motivo di pensarlo. Questo si può dire con molta umiltà e tremore. Ma veramente sarà così? E che cosa si fa dentro questa divina volontà?

La dv opera in noi, nella misura nella quale la conosciamo, la facciamo operare nei nostri atti, Tutto qua. Ovviamente bisogna fare degli atti di fede. Cosa fa il Padre Eterno?

"..E’ la continuazione degli atti d’un bene che forma l’ordine, l’armonia, la diversità delle bellezze che forma l’incanto e la formazione della vita e del bene che si vuole acquistare, non è forse la nostra stessa vita ripetizione continua? Amiamo sempre, ripetiamo la conservazione dell’universo e con ciò manteniamo l’ordine, l’armonia, la vita dell’universo. Oh, se non ripetessimo sempre anche per un istante, si vedrebbe lo scompiglio in tutte le cose,..." Gesù

Gesù fa sempre le stesse cose. La liturgia è la solenne ripetizione degli stessi atti. Mi metto a mangiare, girando, ecc.. si dice sempre la stessa cosa e così nel resto delle attività (doccia, lavarsi, ecc.. i giri) o gli atti attuali (vieni dv nel mio leggere, ecc..). Se io ho l'intenzione - se non è attuale ma è espressa che io non voglio far nulla senza di Lui - devo pensare che se anche se dimentico di ravvivarlo con un'atto attuale Dio sa la mia intenzione. Gesù promette lusso di grazie innumerevoli. Le persone che ci stanno vicino se ne accorgono in qualche modo. Chi vive nella dv è una persona gradevolissima. Chi ti sta vicino, a patto che non sia un demone incarnato, è chiaro che ti si avvicina. Perchè una persona che non è un demone incarnato, la percepisce questa cosa e quindi si sente attratta e ne desidera la compagnia. Per forza.

«Figlia mia, tu devi sapere che appena la creatura decide veramente di voler vivere nella mia Divina Volontà ed a qualunque costo di non mai fare la sua,...." Gesù

Nella preghiera, saresti in grado di dire: Dio, se mi togli questo, dico Fiat ecc... a condizione che se dovesse accadere Fiat glielo devi dire.

"..il mio Fiat, con un amore indicibile, forma il germe della sua vita nel fondo dell’anima, questo ha tal potenza, ha tale santità, che non cresce se prima non mette a posto l’anima, liberandola dalle sue debolezze, dalle miserie e dalle macchie,se ci sono, si può dire che forma il purgatorio anticipato, purgandola di tutto ciò che possa impedire che una vita di Volontà Divina si formi in essa,..." Gesù

Gesù sembra voler dire che se tu la chiami veramente dentro di te, la dv fa lei stessa una buona parte di purificazione dentrodi te. Gesù lascia intendere che la potenza della dv abbia questo potere, perchè in Cielo non ci sono peccati nè purgatorio. Questo non è l'atteggiamento spavaldo di chi pensa di non toccare il Purgatorio perchè è superbo. La dv purga seduta stante le debolezze - sembra - e fa quello che fa la comunione sacramentale. Ecco perchè c'è quel famoso brano dove Gesù dice che fa la dv e chi vive in essa fa più della comunione sacramentale. La comunione sacramentale è soggetta a possibili ostacoli (assenza del prete, ecc...) ma la dv no. Però Gesù non dice che la comunione sacramentale non la si fa più o altre sciocchezze del genere.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 3 aprile 2024

Volontà di Dio e amore sono inseparabili

Amore e Volontà di Dio vanno di pari passo, non si separano mai e formano una sola vita. Se una creatura fa la Volontà di Dio ama; se non ama, certamente non fa la Volontà di Dio e non vive in essa. Libro di Cielo, Volume 33, 20 Ottobre 1935, Lunedì 17 Luglio 2023

20 Ottobre 1935 L’amore e la Divina Volontà vanno di pari passo, l’amore forma le materie prime adattabili per formare la Vita di Dio nella Creatura.

Meditazione ed approfondimento di una cosa che dovremmo aver già capito da un pezzo: amore e volontà di Dio sono inseparabili. Perchè come ci ha spiegato Gesù vanno di pari passo:

«Figlia mia, amore e Volontà di Dio vanno di pari passo, non si separano mai e formano una sola vita. Sicché la mia Volontà creò, operò tante cose, ma creò ed operò amando, né sarebbero state opere degne della nostra sapienza infinita, se non avessimo amato ciò che era creato da Noi,..." Gesù

La domanda che dobbiamo porci: la volontà di Dio è amore? E quindi Gesù dice che se fara la sua volontà amerai.....ma chi? Dio. La vita nella dv è una chanche formidabile, oltre per scoprire quante sono le nostre azioni che vengono compiute con la nostra libertà e volontà umana ma è anche fondamentale per provare a mettere in pratica il Primo Comandamento che è il più importante e che non se lo fila quasi nessuno - anche tra i battezzati, consacrati ecc... - . Se non si vive bene il primo comandamento, si rischia (per i religiosi) di diventare una macchietta. Le nostre risorse affettive sono tutte quante polarizzate in Dio, Gesù e nella Madonna. Amare - non con tutto il cuore ecc... - ma ardentemente, devotamente, intensamente la Madonna è l'unica eccezione. Con tutto il cuore. Ma io amo tante cose - uno potrebbe dire - ma prima sempre meno di Lui. Padre Pio, per liberare una sua figlia spirituale dal timore che pensava di idolatrarlo gli chiese di rubare una cosa per lui, ma questa disse: no, padre ma non posso rubare. Padre Pio insistette. E la persona si oppose. Alla fine la persona disse che non poteva accontenarlo. Padre Pio sorrise e disse: lo vedi? Non hai fatto un peccato per me e vedi che ami Dio più di me, perchè altrimenti avresti fatto quello che ti dicevo. Amare Dio con tutto il cuore non vuol dire amare il prossimo o le cose belle - l'amore con TUTTO è solo per Lui. Se la persona più cara al mondo dovesse indurci al peccato o chiederci di peccare la si lascia seduta stante. Il don specifica bene: non parla lasciare di chiunque ci allontana da Dio le persone che eventualmente si sono sposate con noi - lì la questione è molto più complicata. Con tutta l'anima o con tutta la mente ecc.. l'anima è quella cosa bellissima che noi abbiamo e che noi non conosciamo bene in questa vita, ma l'anima si esterna e si manifesta e si realizza e opera...con le nostre facoltà spiirituali: memoria (dentro la memoria, quali ricordi accarezzi? A quali cose del passato pensi volentieri? Quanti ricordi di amore di Dio hai? Come quando uno arriva ad una certa età e ricorda cosa ha fatto con il coniuge. Immaginate (anche se non ci riusciamo bene). A cosa pensava la Madonna dal mattino alla sera? L'intelligenza...dove applichiamo l'intelligenza? Quante persone stancano l'intelligenza in cose quando va bene inutili e non necessarie ma quando va peggio imperfette o peccaminose o innominabili. Un boss della malavita - è una persona intelligente? E' semplice mantenersi boss della malavita? A quante cose deve pensare per mantenersi in quella posizione, per sfuggire dai pericoli ecc...? Sono cose a cui è bene pensare? I diavoli sono gli escogitatori delle cose più schifose che esistono e delle più inquialificabili aberrazioni ecc..ma la nostra intelligenza dev'essere usata per amare Dio. Cercare l'amore di Dio nella Creazione, sono atti anche dell'intelligenza..che ti amo ti trasmette? E poi c'è la regina chiamata la Volontà. Le innumerevoli scelte che facciamo - dalle piccolissime scelte a quelle più grandi. Se uno alla Madonna avesse chiesto cosa stesse facendo? Cosa avrebbe risposto? Sto cucinando, sto cucendo? Sto nell'orto ad inaffiare le piante ecc...? La Madonna avrebbe risposto: sto amando l'Amore mio (cioè l'Altissimo). Anche quando faceva qualche passaggiatina. Fino a quando non riusciremo a dire, in qualsiasi cosa che stiamo facendo, sto amando Dio...acqua. Le forze, cioè i sacrifici, le sofferenze che siamo capaci di offrire, le prove, le mortificazioni, ecc... abbiamo offerto qualcosa al Signore in vita nostra o no?

Dopo tutte queste cose c'è anche l'amore al prossimo. Tassi di maleducazione e cafonaggie attuali molto al di là del sopportabile. C'è proprio un degrado inarrestabile. Ma noi non possiamo scendere a questi livelli: come posso dire che sto vicino alla dv e poi ho degli stili inqualificabili. I social non si possono usare per fare uno sfoggio del peggio di sè dietro l'anonimato delle false identità. Non si può e non si deve. E Gesù spiega:

"..Ora se la creatura fa la mia Volontà e non ama, non si può dire che fa la mia Volontà con i fatti, sarà forse Volontà di Dio di circostanza, di necessità, di tempo, perché solo l’amore Divino ha virtù unitiva, che unisce ed accentra tutto nella mia Divina Volontà per formarne la vita, ma mancando il mio amore, che solo sa rendere e trasmutare in materia adattabile la creatura, per formare di essa la vita della Divina Volontà, sarebbe come oggetto duro, che non può ricevere alcuna impressione dell’Essere Supremo e il mio amore che, come cemento può riempire tutte le lesioni dell’umano volere, lo rende morbido in modo che può dare la forma che vuole e si imprime come suggello della Vita Divina..." Gesù

Tutto ciò che a che fare con l'impurità (del corpo, degli sguardi, dei pensieri ecc... ma c'è anche l'impurità della bocca). Non possiamo mettere la nostra bocca dentro un letamaio. Chi continua a parlare in quel modo (parolacce) si sta riempendo la bocca di letame e fa star male l'Altissimo e quelle cose devono scomparire altrimenti la dv è una pia illusione. Una persona che manda a quel paese il prossimo la dv va a quel paese. Ogni prossimo è un'anima creata da Dio e chiunque sia non può essere oggetto di disprezzo.

La Creazione è un'atto volontario. Ma cosa dice Gesù?

"..Vedi dunque, figlia mia, la mia Divina Volontà prima amò e poi creò ciò che amava, l’amore è il nostro respiro, il nostro palpito,l’aria nostra e siccome l’aria è comunicativa e non vi è persona o cosa che possa sfuggire all’aria, così il nostro amore, vera aria, investe tutti, orna tutti e tutto, con diritto vuole padroneggiare su tutto e vuole essere amata da tutti e si sente togliere il respiro, il palpito, l’aria, la vita, quando non è amata e l’inceppano, la sua virtù non è comunicativa....." Gesù

Prima ha amato e poi ha creato. Possiamo odiare il peccato e possiamo odiare con prudenza quei nemici di Dio e dell'uomo (ma chiediamo prudenza dal Signore) che Dio sa che un giorno saranno dannati.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

lunedì 1 aprile 2024

Non voglio altro che amore!

Gesù chiede con forza di essere amato, rivelato come il non esserlo sia il più grande dei suoi dolori. La Divina Volontà non si può fare se non si ama Gesù. Gesù rivela i misteri abissali del suo amore al Padre in quanto Dio, e ad ogni creatura umana in quanto uomo. Libro di Cielo, Volume 33, 13 Ottobre 1935, Venerdì 14 Luglio 2023

13 Ottobre 1935 E’ tanto l’amore di Gesù che sente il bisogno di sfogarsi con la creatura. Lui è in mezzo tra il suo Padre Celeste e le creature e resta il colpito per amore di esse.

Al don è venuta la tentazione di interrompere la meditazione leggendo all'inizio queste parole:

amatemi, amatemi, non voglio altro che amore, è il più grande dei miei dolori non essere amato..." Gesù

Se stessimo 20 giorni a riflettere su queste parole, sarebbero pochi. Chi parla in questi scritti è il Figlio di Dio che oggi ci ha rivelato dei segreti spettacolari, la sua vita intima nella Santissima Trinità ed anche il tipo di relazione peculiare che ha con noi, perchè solo Gesù, l'Unico, L'eccelso ecc.... Lui è Dio come il Padre ed Uomo come noi. Ha una bipolarità d'amore necessaria come noi.

".. non voglio altro che amore,.." Gesù

Quante persone crescono avendo spaventose carenze d'amore? Il don ne ha incontrato un sacco...magari sono vissute in una famiglia abbastanza tranquilla ma una carezza o un'abbraccio da parte dei genitori non ci sono stati e se una persona non sente un gesto tangibile...certo che provvedere ai bisogni materiali è qualcosa...ma non bastano solo gesti materiali. Il luogo dove esprimiamo il nostro amore per Gesù è nella preghia, ci sono stati di Santi che ricoprivano i crocifissi a forza di baci (o i piedi delle statue della Madonna). La Chiesa - nel nuovo ordine della Messa - i baci a Gesù sono rimasti tre: si bacia l'altare all'inizio della Messa, si bacia il Vangelo dopo averlo letto e si bacia l'altare quando esci. Nel vecchio ordine baciavi un sacco di volte l'altare, perchè se il sacerdote si girava per benedire le folle ma baciava l'altare per dire che il suo cuore rimaneva con Gesù. Ma se tu dai un bacio al Crocifisso (magari su una mano)...tu cosa pensi? Che a Gesù non arrivi nulla? E le ore della Passione, cosa sono? Quante volte ci sono i passaggi dove si bacia Gesù? Ed ad avviso del don - se è possibile - quando arrivano i baci (facendo le ore della Passione), baciamo il crocifisso, senza nessuna stupidissima vergogna (ma da far da soli). Baciare il pavimento della Chiesa quando si entra (oltre alla genuflessione e al segno di croce) significa baciare i piedi a Gesù, chi vive nella dv dev'essere un maestro di queste cose - dovremmo fare a gara a dare baci a Gesù. Ad oggi - tu che leggi questa meditazione - quanti bacio ho dato a Gesù? Quanti ti amo gli ho detto? E non andiamo dietro a coloro che dicono che sono solo cose sentimentali - perchè ogni atto d'amore - questo vale anche per gli esseri umani, fa crescere l'amore e così come ogni atto di virtù potenziala la virtù ecc... una persona che non fa mai un'atto d'amore...vuol dire che non lo ama. Una persona potrebbe controbbattere che osserva i suoi comandamenti (nel Vangelo c'è scritto che chi Lo ama, osserverà i suoi 10 comandamenti).

"....è perché non sono amato? Perché non si fa la mia Volontà..." Gesù

Se io sono che una cosa è voluta o desiderata dal Signore, io la faccio e non capisco più nulla. Esempio: post sulla modestia femminile - una donna commenta (sul fatto che le donne dovrebbero indossare le gonne da quanto si capisce), e commenta: va tutto bene, ma io sto più comoda con i pantaloni e non c'è nessun problema. Ma sicuri? Ma quando c'è qualcosa che costa....costa....prendere una donna e non indossare più i pantaloni neanche dentro casa è scomodo ma lo vieni a dire a me (dice il don) che mi porto la veste talare? La gente lo ferma per strada e gli chiede: ma non stai morendo di caldo? Il don: ma se tu ami, chi se ne importa del caldo. La Madonna ha detto che si lamenta per il digiuno a pane ed acqua perchè viene il mal di testa è perchè non ama. Se tu amassi il Signore saresti contento di offrire al Signore anche quel piccolo mal di testa. E quando non c'è l'amore e capisco che il Signore mi chiede qualcosa, la mente inizia a farsi tanti trip mentali ed impalcature per giustificarsi: ah, ma tanto il Signore...... . Nostro Signore non ci toglie mai la libertà. La prova che una persona è innamorata è che tu fai un gesto d'amore per la persona amata fino a quando non gli viene la nausa e se non sei innamorato non te ne importa niente.

"....è perché non sono amato? Perché non si fa la mia Volontà..." Gesù

Ogni volta che noi non facciamo la volontà divina o non stiamo dentro essa è che ami ancora troppo poco Gesù. Non ci sono altre motivazioni. La divina volontà è la portatrice dell'amore divino. La volontà divina è quel qualcosa di grosso che mette in atto ciò che è l'essenza divina che è l'amore. La dv è portatrice dell'amore.

"..Essa è portatrice del mio amore e Mi fa amare dalla creatura con amore Divino..." Gesù

Mettiti davanti al Signore, pensa a tutto ciò che non vorresti fare nella vita, a ciò che ti provoca ripugnanza o ti terrorizza o provi disgusto ecc... saresti capace: questa cosa prima di altro? Tanto se Gesù non lo vuole non te lo prende. Non possiamo mentire di fronte a Gesù. Se tu fai questi gesto e lo fai davvero, Lui lo vede. Ed è una gesta di una portata santificante che il don non pensa si possa descrivere a parole.

"...Ascoltami, il mio Padre Celeste era mio, l’amavo con tale intensità d’amore che Mi reputerei felice di mettere la vita, affinché nessuno Me Lo potesse offendere,..." Gesù

Quando amiamo il Signore oltre che creperemmo piuttosto che offenderlo, ma quanti sarebbero capaci di dire: Signore mio mi farei ammazzare con mille tormenti se questo servisse ad impedire una comunione sacrilega? Il Verbo non ci penserebbe mezzo secondo.

"..ero una sol cosa con Lui, la mia stessa Vita e la nostra virtù Divina, non poteva, né voleva non amarlo, formavo un solo amore col mio Padre Celeste, quindi inseparabile,.." Gesù

".. ero una sol cosa con Lui, la mia stessa Vita e la nostra virtù Divina, non poteva, né voleva non amarlo, formavo un solo amore col mio Padre Celeste, quindi inseparabile, le creature da parte della mia Umanità, erano mie, incorporate in Me, potrei dire che formavano la mia stessa Umanità, come fare a non amarle? Sarebbe come non amare la propria vita ed oh, in quali condizioni, intrighi, inceppi, Mi metteva il mio amore, amavo mio Padre, vederlo offeso era il più grande dei miei martiri, amavo le creature, erano già mie, Me le sentivo in Me e queste non facevano che offese, non vi erano ingratitudini che non commettevano..." Gesù

"..Il mio caro Padre Celeste giustamente voleva colpirle, disfarsi di loro ed in mezzo tra l’uno e l’altro restavo colpito da Colui che tanto amavo per subire le pene delle creature, dolermi di loro e mentre col Padre restavo offeso anch’Io, le amavo fino alla follia e mettevo la vita per salvare ciascuna creatura, non potevo, né volevo sottrarmi al mio Padre Celeste, perché era mio e l’amavo, anzi era mio dovere, come suo vero Figlio, ridargli tutta la gloria, l’amore, la soddisfazione, che Gli dovevano tutte le creature e sebbene colpito da pene indescrivibili, Io stesso volevo farmi colpire, perché l’amavo ed amavo coloro per cui ero colpito..." Gesù

Da una parte c'è il nostro scorrere del tempo e dall'altra parte c'è un tempo fuori dalla nostra portata in cui Gesù è dentro le Tre Persone. Il Padre è offeso dalle creature e le vuole castigare, ma a Gesù dispiace che siano castigate e quindi se li prende tutti quanti Lui i castighi del Padre; così ripara Lui e ci tiene in salvo. Non si possono sentire queste cose.

E noi come ci comportiamo nei confronti di Gesù? Non è possibile sentire queste cose, non si può e non si deve - nel senso che si continua ad offendere Gesù senza problemi.

"..Ah! Solo il mio amore, perché Divino, sa formare tali invenzioni amorose, tali inceppi tanto che sembra incredibile e forma l’eroismo del vero amore, tanto che si finisce col restare bruciato, consumato sul rogo dell’amore, per coloro che la mai Umanità amava e teneva come esseri incorporati in sé, perché formavano la sua stessa vita..." Gesù

Le creature offendono il Padre e Gesù amando entrambi si prende le pene che ci sarebbero dovute. A san Filippo Neri prendeva fuoco la camicia. E' perchè non amiamo Gesù che non facciamo la divina volontà, se una persona l'ami la servi - (Dio ci ha creati per conoscerlo, amarlo, servirlo e goderlo nell'altra vita). Agli apostoli Gesù ha detto che è venuto per servire non per essere servito.,

"..Ahi! In quali strettezze Mi mette il mio amore, Mi riempie tanto che sento il bisogno d’uno sfogo di uscire da Me opere, pene, luce, grazie sorprendenti per dare sfogo al mio amore ed è tale e tanto che sono sempre dentro e fuori della creatura a servirla ed ora la servo di luce nel sole, per poter continuare questo sfogo d’amore, ora la servo nell’aria per farla respirare, ora la servo nell’acqua per dissetarla, ora nelle piante per alimentarla, ora nel vento per accarezzarla, nel fuoco per riscaldarla, non vi è cosa fatta da Me, tanto nella Creazione, quanto nella Redenzione, per cui il mio amore, non potendosi contenere dentro di sé, usciva fuori per dare sfogo d’amore verso le creature..." Gesù

Cosa sono i giri? Sono le ricezioni d'amore che arrivano attraverso le varie cose che ci arrivano.

"...Ora chi può dirti quanto soffro nel non vedermi amato, come il mio amore resta torturato dall’ingratitudine umana? Io giungo perfino a far mie le sue colpe per dolermi come se fossero mie, fino a fare la penitenza dovuta a lei, prendo sulle mie spalle tutti i suoi mali, per cambiarli in bene, la faccio mia, tutta mia, fino a darle il posto nella mia Umanità come un membro a Me più caro, vado inventando sempre nuovi ritrovati d’amore, per farle sentire come l’amo e, non vedendomi amato, qual pena, qual dolore!..." Gesù

Gesù in questa vita si privato di tutto. Non ha avuto i conforti che gli altri hanno avuto, salvo l'amore dell'Unica.

"..Perciò, figlia mia, amami! Amami! Quando Mi sento amato il mio amore trova il suo riposo e le sue torture amorose sono cambiate in dolci ristori». Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI